Area Soci

e - consulence

GISland.it fornisce un servizio di consulenza via web per risolvere i problemi
che si presentano quotidianamente ed impediscono all’utente di proseguire nel proprio lavoro

si propone così di creare un rapporto solidale con gli utenti impegnati nei progetti GIS
per studiare le migliori strategie, per trovare le soluzioni e gli strumenti adeguati
oppure per fornire indicazioni tecniche puntuali su singoli dettagli e problemi, quali:

. correzione e verifica topografica e cartografica,
. conversione di coordinate, georeferenziazione,
. vettorializzazione e rasterizzazione,
. produzione di DTM,
. procedure automatiche di elaborazione cartografica,
. geoprocessing, analisi spaziale, map algebra,
. webGIS, lay-out cartografico e pubblicazione dei dati
. progettazione e gestione del geodatabase,
. analisi esplorativa dei dati, i metadati,
. interpolazione dei dati e geostatistica,
. analisi ambientale,
. pianificazione del territorio,
. telerilevamento e fotointerpretazione
assistenza tecnica

GISland.it
offre l’opportunità di studiare percorsi formativi ad hoc:

  • preparare candidati a concorsi ed esami,
  • preparare o coadiuvare laureandi e dottorandi,
  • preparare il personale tecnico di un’azienda o di un ente,
  • preparare corsi per agenzie formative o per università,
  • produrre cartografia numerica,
  • sviluppare un SIT,
  • pubblicare GIS in rete,
  • progettare geodatabase
richiedi un preventivo a formazione@gisland.it




per i quesiti più semplici
consulta di seguito le risposte dell’esperto
Da: Paola
Argomento: Funzionalità software GIS
sono una neofita di arcview 9.2 ma davvero neofita. purtroppo il manuale nn lo trovo d'aiuto, tuttavia vorrei sapere come fare a trasformare un file dwg in shape file mantenendo tutte le informazioni del dwg (e cioè linee, poligoni, punti ecc).
grazie in anticipo
Grazie buona giornata

Risposta:
Cara Paola, Arcview, e la maggior parte dei software GIS, è in grado di importare file DWG, trattandoli come layer/dataset veri e propri.
Esegui quindi il normale comando ADD Data, sfoglia il tuo disco e poniti nella cartella dove è presente il tuo DWG.
A questo punto occorre decidere quali primitive del DWG vuoi importare.
Fai quindi doppio click sul DWG e vedrai che il DWG verrà "esploso" in Annotation,Point, Polygon, Polyline (Multipatch, che non è una primitiva ma l'opzione di importazione globale, quasi fosse una immagine, senza attributi quindi).
Puoi chiaramente selezionare a piacere uno o più primitive (ti consiglio di selezionarle tutte per verificarne le differenze).
Sulla TOC appariranno tutte le primitive del singolo DWG che avrai selezionato e queste verranno trattate come singoli layer.
Per ognuno di essi Arcview associa una tabella degli attributi (richiamabile dal comando di tasto destro "Open Attribute Table") dove vengono importate tutte le informazioni contenute nel DWG (compreso la più importante e cioè il Layer di appartenza).
A questo punto col comando, sempre di tasto destro, "Data -> Export Data" puoi trasformare in shape le tue primitive, che manterranno la tabella degli attributi associata.

un saluto da
l'Esperto

Da: Carlo
Argomento: Funzionalità software GIS
Buongiorno! Mi chiamo Carlo, ho un problema con uno shape polilinea.
Ho disegnato una rete idrica creando uno shape polilinea e ho calcolato le lunghezze aggiungendo una colonna dall'open attribute table.
Queste lunghezze però sono in 2 dimensioni, non tengono conto dei dislivelli del terreno. Come faccio ad avere le lunghezze reali avendo a disposizione un tin?
Grazie buona giornata

Risposta:
Caro Carlo,
in ArcView è molto semplice, infatti puoi trasformare il tuo shp lineare bidimensionale in uno tridimensionale proprio utilizzando il TIN che hai a disposizione e quindi calcolare le nuove lunghezze delle tue polilinee:
In ArcView la serie di comandi è:
Theme -> Convert to 3D shapefile -> Get Z values from Surface -> Selezioni il TIN -> scegli nome e posizione del nuovo shapefile
Poi richiami la tabella degli attributi di questo nuovo shape e in un campo numerico calcoli la lunghezza con la seguente sintassi [Shape].returnlength

In ArcMap invece è un pò meno immediato ma niente di eccessivo.
Innanzitutto non c'è bisogno di trasfomare lo shape bidimensionale in uno tridimensionale,
la serie di comandi quindi è: Apri Arctoolbox e richiami il comando 3D Analyst Tools -> Functional Surface -> Surface Length
Nella finestra che appare selezioni:
Input Surface: il tuo TIN
Input Features Class: il tuo shape lineare bidimensionale (chiaramente andrebbe bene anche uno tridimensionale)
Surface Length Field: puoi lasciare Slength o inserire un nome a tua scelta (questo nuovo campo viene creato nella tabella e appunto riporterà le lunghezze 3D)
Gli altri due valori lasciali come di default
Premi OK e il gioco è fatto

Per verificare che i valori così calcolati siano diversi da quelli su due dimensioni puoi sempre calcolarli in un nuovo campo con la seguente sintassi:

Nella finestra del calculate fleggare "Advanced" e proseguire con
Dim dblLength as double
Dim pCurve as ICurve
Set pCurve = [shape]
dblLength = pCurve.Length

Nella finestra del nome del campo
dblLength

Spero sia tutto chiaro
A presto,
l'Esperto

Da: Alessio
Argomento: Funzionalità software GIS
come faccio a calcolare le aree degli shapefile che ho creato con ArcGis? vi prego aiutameni è per la Tesi!!!!

Risposta:
Caro Alessio,
trovi la risposta alla tua domanda già pubblicata (domanda del 6 marzo)
A presto,
l'Esperto

Da: barbara
Argomento: Applicazioni GIS WEB
Gentile Esperto sono da poco alle prese con mapserver! Nonostante sia riuscita, dopo tantissime prove, a creare il mio mapfile, mapserver non riesce a caricare la mappa. Nella schermata in cui dovrebbe apparire la mia mappa c\'è sempre il messaggio: loading, ma non accade nulla. Credo di aver fatto tutto ciò che pensavo fosse necessario...ma evidentemente non è così.
Mi sa dire dove sbaglio? I miei passaggi sono stati:
1. modifica del httpd.d
2. apache restart.bat
3. creazione del file .map
4. modifica del conf.ini
5. caricamento mappa con pmapper
Grazie

Risposta:
Cara Barbara,
purtroppo non mi è possibile aiutarti con così pochi elementi. Come prima cosa dovrei sapere quale versione pmapper stai utilizzando e in ogni caso dovrei vedere la sintassi dei tuoi elaborati per verificarne la correttezza. Comunque posso dirti già che nella procedura che mi hai scritto mancano le modifiche al php_config.php (cioè il file dove si impostano le categorie con quali suddividere i layer, o i gruppi di layer).
Altra cosa che mi viene in mente: il malfunzionamento potrebbe derivare da una errata redazione del file .map (sopratutto per quello che riguarda la simbologia e i font di eventuali label).
Per questo ti consiglio di salvare con nome il pmapper_demo.map e di modificare quello piuttosto che crearne uno dal niente
Come ti ho detto vado un pò a caso, se tu riuscissi a inviare maggiori dettagli ti sarei senz'altro più utile,
A presto,
l'Esperto

Da: Ilaria
Argomento: Funzionalità software GIS
Gentile Esperto, sono completamente in palla.. ho creato uno shape polilyne con arcatalog, ma poi quando faccio start edit da arcmap... non si attiva la sketch tool, la matita resta grigia eppure sto seguendo alla lettera le istruzioni per inserire linee.. è come se avessi dimenticto qualcosa, ma non riesco a capire cosa e sto impazzendo! puoi aiutarmi per favore?

Risposta:
Ciao Ilaria,
effettivamente devi aver dimenticato qualcosa: riprova chiudendo il programma e riaprendolo, seleziona lo shapefile polyline nella TOC, attiva l'editor della digitalizzazione, vai in start editing e premi il pulsante con la matita, si dovrebbe illuminare e permetterti di usare gli strumenti per il disegno, a presto l'Esperto
A presto,
l'Esperto

Da: Emanuela
Argomento: Funzionalità software GIS
Gentile Esperto sto utilizzando arcgis 9.1 e vorrei creare una tabella con delle coordinate geografiche che vorrei poi utilizzare per posizionare dei punti sopra ad un dem. Ho creato una tabella excel ma quando vado a fare Tools Add data XeY non mi riconosce il file e i campi con le coordinate. Mi potresti gentilmente aiutare?
Grazie
Emanuela

Risposta:
Cara Emanuela
il formato excel xls non viene riconosciuto da arcgis 9.1 (funzionalità che invece è stata inserita dalla 9.2 ) , quindi non ti rimane che salvarlo con nome in un altro formato, ad esempio dbf o, anche più semplicemente, txt o csv (come delimited text) vedrai che con questi formati il comando Add data XeY funzionerà correttamente.
A presto,
l'Esperto

Da: Luca
Argomento: Funzionalità software GIS
Gentile Esperto, stò lavorando con ArcGis 9.1 e dovrei attribuire un campo alla tabella di uno shape file per calcolare il valore della superficie. Potrebbe gentilemente spiegarmi come procedere? Grazie. Luca

Risposta:
Caro Luca, non è banale, purtroppo. Ma una volta salvata in un file di testo la sintassi che ti riporto poi potrai usarla tutte le volte che vorrai calcolare la superficie dei poligoni in uno shape.
Apri la finestra del Calculate sul campo "AREA" che hai appena creato.
Spunta l'opzione "Advanced".
Inserisci nella finestra "Pre-Logic VBA Script Code" il seguente codice:

Dim Output as double
Dim pArea as Iarea
Set pArea = [shape]
Output = pArea.area


Mentre nella finestra "AREA" scrivi "Output" (o in alternativa "pArea.area")
A presto,
l'Esperto

Da: Luca
Argomento: Funzionalità software GIS
sto lavorando con ArcMap-ArcInfo ad uno shape poligonale ma non riesco da accollare un poligono all'altro. Disegno un poligono, poi dal task applico la funzione Auto-Complete Polygon e ne faccio un altro a fianco agganciandomi ad un vertice con lo snapping, infine lo chiudo agganciandomi ad un altro punto dello stesso poligono ma mi appare sulla wiew una finestrella di dialogo che dice "the auto-complete task could not be completed" e non posso far altro che dargli OK dato che è l'unica possibilità di scelta; a questo punto mi viene cancellato il poligono che ho appene disegnato. La cosa bizzarra e che mi fa inc..... di più e che a volte l'operazione riesce. Mi spiegate perchè e come fare? Grazie.

Risposta:
Caro Luca, purtroppo si tratta di un baco del programma, infatti come hai notato tu stesso lo strumento "Auto-Complete Polygon" non sempre va a buon fine.
a quanto dice l'help online "The Auto Complete Polygon task uses only the features in the current visible extent", cioè funziona correttamente solo se al momento di chiudere il poligono appeso il poligono ai quali ci si aggancia è completamente visibile nella mappa.
Quindi, subito prima di chiudere il poligono appeso, fai delle zoomate in modo da contenere tutto il poligono di aggancio.
A volte non funziona neanche così, ma ci sono più possibilità di riuscita.
A presto,
l'Esperto

Da: Pasquale
Argomento: Funzionalità software GIS
Gentili dottori, vorrei chiedervi un aiuto confidando in una vostra risposta. In pratica ho un file vettoriale di polilinee per le curve di livello, e vorrei saper come fare per ottenere in maniera automatica i valori delle pendenze. A queste linee è associata un valore di altezza , ma non ho i punti di quota. Potreste aiutarmi?
Grazie e a presto

Risposta:
Gentile Pasquale,
per ottenere modelli digitali del terreno occorre aver installato su Arcview le estensioni 3DAnalyst e Spatial Analyst.
Per derivare i valori delle pendenza è necessario creare precedentemente un modello altimetrico. Se come dici le tue polilinee hanno in un campo espresso il valore della quota, la procedura consigliata è quella di creare un modello altimetrico in forma di TIN.
Dal menu dell'estensione 3D Analyst, selezionare "CREATE/MODIFY TIN" e di seguito "CREATE TIN FROM FEATURES".
Dalla finestra che apparirà spuntare a sinistra il layer delle linee e a destra nella riga "Heigth source" il campo che contiene i valori della quota.
Nella riga "Triangulate as" si consiglia il metodo "soft line" ( metodo che addolcisce i bruschi cambiamenti di pendenza ), scegli poi il percorso dove salvare il TIN e premi OK
Apparirà così nella mappa ("vista" in arcview 3.x) il TIN e da quello potrai derivare un modello GRID (raster) delle pendenze attraverso la seguente serie di comandi:
Dal menu dell'estensione 3D Analyst, selezionare "Surface Analysis" e di seguito "Slope".
Dalla finestra "Slope" seguire le seguenti indicazioni:
Input surface: il TIN precedentemente creato
Output measurement: degree (gradi) o percent (percentuale); a te la scelta
Z factor: 1 parametro per ottenere pendenze più o meno accentuate rispetto al valore reale
Output cell size: è la risoluzione del raster delle pendenze che stai creando (più piccolo è il valore maggiore sarà la precisione e la pesantezza del file)
scegli poi il percorso dove salvare il GRID e premi OK
Spero sia tutto chiaro
A presto,
l'Esperto

Da: Manuel
Argomento: GIS
Buongiono, volevo solo domandarle se i corsi organizzati da gisland sono riconosciuti a livello internazionale. In pratica se sono riconosciuti come master di 1° livello o qualcosa di simile. Grazie arrivederci

Risposta:
Buongiorno Samuele,
i corsi GISland.it servono per la formazione e l'aggiornamento professionale di tipo pratico: ci dicono i partecipanti che, dopo averci frequentato, sanno lavorare bene con i GIS,
superano con successo i concorsi, gli esami e le selezioni di lavoro;
l'attestato finale di frequenza viene sempre riconosciuto come titolo valido.

Alcuni di loro hanno inserito il proprio curriculum vitae nella banca dati corsisti, da inviare alle aziende che ne fanno richiesta.
La newsletter ogni mese vi segnala le job opportunities del settore (puoi verificarlo alla pagina newsletter, dalla quale puoi scaricare le newsletter passate).

I master di primo livello e secondo livello, i crediti formativi, ecc. invece sono appannaggio delle università o dei centri riconosciuti; ma ci onora il fatto che, dopo aver frequentato vari master, molti arrivano da noi chiedendoci di imparare a usare i GIS, e noi siamo lieti di insegnarvelo!
A presto,
l'Esperto

Da: Iolanda
Argomento: GIS
Gentile Esperto, sto scrivendo la tesi e mi interesserebbe riportare in Arcview 3.2 l'andamento 3D del 1° livello impermeabile, avendo a disposizione dati di stratigrafie derivanti da pozzi situati un po' su tutta l'area in esame.
Non so davvero come poter fare!
La ringrazio per l'attenzione!

Risposta:
si tratta di ricostruire la superficie del livello ipermeabile interpolando i valori di quota. Ti conviene costruire una tabella, anche in excel, che avrà tanti record quanti sono i pozzi; tra gli attributi scriverai i dati della profondità del livello impermeabile (che dovrai interpolare) e la coordinata geografica di ciascun pozzo (per costruire lo shapefile). Una volta importata la tabella in ArcView puoi convertirla in shapefile, e da questo con il comando Surface, Interpolate Grid ricostruire la superficie. Mettici sotto una cartografia di riferimento dell'area.
Fammi sapere se ti è uscito qualcosa,
l'Esperto

Da: Matteo
Argomento: Funzionalità software GIS
Stavo lavorando con ArcView GIS 3.2, (so che è un po\' attempato, ma.....) e volevo chiedervi se è possibile linkare ad uno shape un file di autocad in modo tale che klikando sulla linea o punto corrispondente mi si apra automaticamente il file CAD associato.
Grazie e complimenti x questo fantastico sito! mi avete salvato più di una volta!!

Risposta:
Caro Matteo,
quello che chiedi si può ottenere attraverso l'utilizzo di un bellissimo script ".ave" creato nel lontano 2001 da Andy Rowan ( e che ho adesso adeguato per il sistema operativo XP ), che permette Hot Link a file esterni di qualsiasi natura ( compreso file dwg dunque ) e che ti allego.
Spero tu sia a conoscenza di come attivare sia un hotlink che uno script ".ave" ( cosa ben diversa dall'inserire nella cartella ext32 un avx e richiamarlo poi dalla lista delle estensioni ).
In ogni caso ti do le indicazioni di base:
dal menu "script" della finestra del progetto fai click su "NEW" e successivamente all'apertura di una finestra bianca premi il tasto in alto "Load text File" fatto a forma di cartella che si apre.
Da qui vai a sfogliare il tuo PC fino ad selezionare il file "link_ext.ave" e premi OK.
la finestra "script" da vuota diventa piena di testo e l'ultimo passaggio da fare è quello di compilare lo script, cioè renderlo attivo sul progetto. Per fare ciò è necessario premere sul tasto "Compile" fatto a forma di flag (v) .
A questo punto lo script è pronto, ma per renderlo meglio riconoscibile per i passaggi seguenti ti invito a rinominarlo da semplice "script1" a un nome che comincia con la a, tipo "alinkext".
Per fare questo richiama la voce di menu script ( quella in alto vicino a edit ) e seleziona properties. nella finestra successiva cambia quindi il nome dello script.

veniamo adesso all'hotlink da impostare su questo script.
Dalla finestra delle properties del tuo tema seleziona la voce "Hot Link"
Scegli quindi il campo (Fields) dove è riportato il percorso ( meglio assoluto) dei file su cui vuoi puntare.
come Predefinite Action Seleziona la voce "Link to user script".
Premi infine sul tasto a destra del campo script per ottenere l'elenco degli script.
elenco fra cui figurerà anche il nuovo script appena "compilato" con il nome che avrai scelto ( essendo numerosi, conviene come detto nominarlo precedentemente con a come iniziale )
premi dunque su OK.

a questo punto non ti rimane che testare il tutto andando sulla vista a interrogare con lo strumento hotlink ( quello fatto a forma di fulmine ) l'elemento che contiene il link al documento esterno.

spero di essere stato abbastanza chiaro

un saluto
l'Esperto


Da: Arcangelo
Argomento: Funzionalità BASE software GIS
Salve ho problemi nell'utilizzo della funzione "register and trasformer"...vorrei sapere come selezionare i punti da georiferire e come assegnare loro le giuste coordinate. Con che criterio ArcView può darmi le giuste coordinate geografiche di un immagine qualsiasi?
Grazie mille per l'aiuto, spero di essere stato chiaro,
Saluti

Risposta:
Caro Arcangelo,
le coordinate dell'immagine devono essere note prima di usare l'estenzione register and transform per la sua georeferenziazione, possibilmente quelle dei vertici dell'immagine se si tratta ad esempio di una mappa CTR; oppure puoi cercare dei punti riconoscibili sull'immagine (tipo incrocio di due strade, spigolo di un edificio) e sulla mappa corrispondente CTR, IGM, o altro; selezionare questi punti GCP (ground control point) come source point nell'immagine da georeferenziare e inserire manualmente le coordinate, oppure cliccare sull'immagine georeferenziata nel punto corrispondente, ArcView inserisce da solo le coordinate giuste. Nelle tue dispense del corso base c'è tutta la procedura passo per passo,
fammi sapere,
l'Esperto

Da: Maurizio
Argomento: Funzionalità AVANZATE software GIS
SALVE, HO FREQUENTATO CORSO BASE L'ANNO SCORSO, SICCOME HO UNA CARTA GRANDE DA STAMPARE CON PLOTTER E VOLEVO DIVIDERLA IN DIVERSE TAVOLE. SULLA PAGINA INIZIALE VOLEVO TUTTO IL TERRITORIO DIVISO IN TAVOLE ED EVIDENZIATA QUELLA CHE IN PARTICOLARE VORREI STAMPARE. NON SO SE SONO STATO CHIARO, COMUNQUE SO CHE SI PUO FARE MA NON SO COME. GRAZIE

Risposta:
Caro Maurizio,
non è facile dare una risposta dettagliata, ma ci proverò dandoti dei consigli su come procedere in arcview 3.x.
Creare innanzitutto una nuova vista (view), chiamandola ad esempio "quadro-unione", dove caricare il tema del confine di tutto il territorio e dove creare un tema poligonale che riporti come poligoni (presumo in rettangoli regolari) le estensioni dei fogli su cui vuoi suddividere il territorio. Nella tabella degli attributi di questo tema dovresti creare un campo dove riportare il numero (o la sigla) del foglio corrispondente. Sulla base dei diversi valori di questo campo avrai quindi la possibilità sia di evidenziare di volta in volta i fogli con un diverso retino attraverso una legenda di tipo "unique value", sia di inserire la sigla per ciascun foglio attraverso il metodo del "Labeling".
Con questo metodo il layout dovrebbe quindi contenere due View Frame, uno collegato alla vista "quadro-unione" in una posizione e dimensione adatta ad essere contenuta nell'A4 della copertina, e uno collegato alla vista principale che invece occupa la gran parte della pagina di stampa.
Infine per ottenere le diverse stampe per i diversi fogli ci sono due possibilità:
la prima è creare un unico layout dove riportare i due View Frame e di volta in volta mandare in stampa i diversi fogli (o esportare in eps o altro) modificando opportunamente la classificazione dei poligoni "foglio" nel vista "quadro-unione" e l'inquadramento del View Frame principale.
la seconda è la creazione di tanti layout quanti sono i fogli e in questo caso è molto importante ricordarsi, passando dalla sistemazione di un layout ad un altro, di "congelare" le modifiche deselezionando l'opzione "Live Link" dalla finestra "View Frame properties" su tutti e due i view frame presenti nel layout.
Se fai un salto da noi durante la lezione di layout ti facciamo vedere come si fa praticamente,
a presto,
l'Esperto

Da: Sara
Argomento: Funzionalità BASE software GIS
Vorrei sapere se è possibile, partendo da uno shp poligonale, ottenere uno shp lineare dei perimetri e viceversa, se partendo da linee chiuse posso ottenere i rispettivi poligoni senza dover digitalizzare tutto manualmente. Grazie a presto

Risposta:
Cara Sara, generalmente i software GIS hanno funzionalità che permettono di creare polilinee da poligoni. Il passaggio inverso, ovvero la creazione di poligoni da polilinee, è invece più complesso e in genere la trasformazione è possibile solo in singoli poligoni alla volta. Questo è infatti il caso di ArcView attraverso l'estensione "Xtools" (facilmente reperibile in rete http://arcscripts.esri.com/ ), la quale fra le altre funzioni presenta anche i comandi "Convert Polygons to Polylines" e "Make One Polygon from Polylines".
In ogni caso per la trasformazione di polilinee in poligoni è necessario che le polilinee di partenza abbiano la proprietà di essere chiuse. A questo proposito ti consiglio di creare le polilinee su AutoCAD ( dove è possibile determinare appunto la "chiusura" dalla gestione delle proprietà dell'elemento ) e di importare come tema "poligonale" il disegno dwg ( o dxf) così creato.

Cari saluti
l'Esperto

Da: Pasquale
Argomento: Funzionalità BASE software GIS
ciao,sono uno studente e per la mia tesi dovrei sviluppare un lavoro sull'inq. elettromagnetico.Volevo chiederti se è possbile con una funzionalità del GIS simulare l'andamento nello spazio e raffigurare sulla cartografia ,l'intensità di un campo elettromagnetico prodotto da un antenna di telefonia mobile. Grazie

Risposta:
Ciao Pasquale,
per la rappresentazione dei campi, tipo quello elttromagnetico, ti consiglio di usare la funzione spline di interpolazione: es. in ArcView 3.2 conl'estenzione Spatial Analyst attiva, carica lo shapefile dei punti di misura (veri o presunti) e scegli interpolate Grid (vedi metodi di interpolazione spaziale dei dati - corso avanzato).
A presto,
l'Esperto GISland.it

Da: Mariana
Argomento: Funzionalità BASE software GIS
Messaggio1: CIAO...QUESTO è IL MIO PROBLEMA! LAVORO CON ARCGIS 9.1 DEVO AGGIUNGERE UN HOT LINK E CREDETEMI STO IMPAZZENDO.NON CI RIESCO PER NIENTE.AIUTATEMI GRAZIE

Messaggio2: SCUSATEMI DI NUOVO MA IN ARCGIS 9.1 POSSO DARE COORDINATE GAUSS BOAGA???

Risposta:
Ciao Mariana,
innanzitutto, il termine "hotlink" non viene più usato da ESRI che, in ArcGIS, l'ha sostituito con "hyperlink". Per creare un hyperlink in un layer, devi prima di tutto creare nella sua tabella degli attributi un campo testuale dove saranno presenti i percorsi (interni al computer o anche URL) che puntano ai file che vuoi legare agli elementi geometrici (tipo punto, linea o poligono). In ArcMap, dopo aver popolato il campo con i percorsi, apri le proprietà del layer (doppio clic sulla sua intestazione nella TOC) e, nella scheda "Display", devi spuntare la checkbox "Support Hyperlinks using field:". Sotto, nella casella di scelta, andrai a selezionare il campo dove sono stati scritti i percorsi dei file da legare e poi, ancora sotto, dovrai specificare che tipo di hyperlink stai facendo: se ad un documento (Document), cioè un file su disco; ad un URL, cioè una pagina internet, oppure ad una macro, cioè una piccola applicazione che fa una determinata operazione. A questo punto, nella barra dei tools in ArcMap, accanto allo strumento per misurare le distanze, ci sarà attivo un tasto a forma di fulmine che ti permette, cliccando su di un elemento geometrico, di richiamare l'hyperlink. Il file si aprirà con un'applicazione esterna ad ArcGIS.

Riguardo alla seconda domanda, se sia possibile usare coordinate Gauss Boaga in ArcGIS, la risposta è si. In ArcCatalog clicca con il tasto destro del mouse su un file (proiettato naturalmente in GaussBoaga) e richiama le properties: sotto la scheda "fields" vai a selezionare il campo "Shape" e vedrai che in basso nelle "Field Properties" l'ultima riga si chiama Spatial References. Se clicchi sul tasto di destra con i tre puntini, apri una finestra per la definizione del sistema di coordinate. Qui puoi cliccare sul tasto "Select..." e navigare in Projected Coordinate Systems/National Grids, dove troverai i due sistemi "Monte Mario (Rome) Italy 1.prj" e "Monte Mario (Rome) Italy 2.prj", corrispondenti rispettivamente al Gauss Boaga fuso ovest ed est.

Spero di essere stato utile e chiaro, in caso contrario non esitare a scrivermi Ciao Niccolò Dainelli - Presidente di GISLand.it

Da: Sandra
Argomento: Funzionalità BASE software GIS
Buongiorno sono Sandra ho freguentato il corso base a luglio 2006. Ho un interrogativo da porvi (piuttosto urgente visto che la prossima settimana devo consegnare il lavoro): sto realizzando gli shp file, per le tavole del commercio e devo capire come si fa ad inserire i dati nel data-base affinchè ogni volta che si clicca in un punto (che corrisponde ad un'attività commerciale) sia possibile ottenere una tabella (come quella identify results) dove si possono leggere i dati di quel preciso punto commerciale.

Risposta:
Buonasera Sandra, la tua esigenza può essere soddisfatta dalla funzione HOT LINK di arcview. Prima di tutto occorre creare sul database del tuo tema un campo nuovo (string) dove dovrai inserire per ogni riga il percorso completo ( es. c:/cartella1/cartella2/.../doc.txt) relativo al documento che vuoi collegare. Poi richiami la funzione HOT LINK che si attiva dalle proprietà dei temi: per impostarla occorre andare sulla voce Theme - > Properties e dalla finestra che apparirà selezionare appunto "HotLink" .
Qui devi scegliere il campo (fields) che hai creato in precedenza e il tipo di azione (cioè link a document, img, text file ecc... ). Dai ok e questo punto sugli strumenti dovrebbe apparine uno nuovo con la forma del fulmine che potrai utilizzare come il "identify results" per cliccare sui punti e ottenere in una nuova finestra il documento collegato. E' una operazione un pò delicata, se hai ancora problemi prova a riscriverci. un saluto
Da: Daniele
Argomento: Funzionalità BASE software GIS
Salve , sono laureato in scienze ambientali (pre riforma), vorrei sapere quale corso GIS oltre quello base mi consigliate di seguire, per avere una maggiore preparazione nel campo dell'ecologia.
Grazie, Daniele

Risposta:
Caro Daniele, tutte le nostre lezioni trattano di temi ambientali, in particolare di come ottenere ed elaborare piani informativi e tematismi (uso del suolo, vegetazione, vulnerabilità degli acquiferi, modellistica ambientale, ecc.) a partire da banche dati esistenti ed ex novo; sinceramente devo dirti però che non abbiamo ancora inserito argomenti riguardanti il monitoraggio faunistico. Nel corso GIS per la Pianificazione del Territorio e Valutazione d'Impatto Ambientale si trattano più specificamente argomenti riguardanti l'ecologia, tipo come evidenziare i corridoi ecologici, l'inquinamento atmosferico, etc.; nel corso Avanzato si trattano i metodi geostatistici per l'interpolazione dei dati territoriali; nel corso base si trattano tematismi di base, appunto, per la pianificazione territoriale. Per iniziare ti consiglio il corso base; entrando poi in contatto con i docenti potresti poi programmare un piano di studi ad hoc per la tua formazione.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti.

Da: Flavio
Argomento: Altro
Salve, sono Flavio. Vi ringrazio per la risposta esauriente fornitaci.
Avrei però un altro dubbio. Se ricordate qualche tempo fa vi avevo parlato della zonazione di un parco in base al valore naturalistico. Ebbene sono riuscito ad ottenere un raster della zonazione in 4 aree (A,B,C,D ad importanza decresente). Adesso però ho un problema di notevole frammentazione delle aree. In pratica vorrei capire come posso accorpare le aree piccole in quelle più grandi (cioè una piccola zona C in B, usando un criterio di protezione al valore superiore) usando un metodo quanto più oggettivo possibile.
Grazie per l’aiuto. Cordiali Saluti
Flavio

Risposta:
Se hai un raster contenente una classificazione dei valori (come quelle prodotte in classe per l'infiltrazione potenziale dei suoli) occorre rivedere i valori della classificazione; in ArcView guarda i valori delle 4 classi (in che unità di misura sono espresse?) e scriviteli da una parte; esegui un riclassify in tre classi e dagli i valori che ritieni giusti.

Se hai un raster immagine, tipo .jpg senza i valori della classificazione, devi agire manualmente o con il color map di Arc View o con un programma di disegno, tipo Photoshop, e dare alle aree da cancellare il colore della classe in cui le vuoi accorpare. In questi due casi però non hai alcun valore da associare alle classi.

Da: Maria e Flavio
Argomento: Funzionalità AVANZATE software GIS
Salve, siamo Maria e Flavio, due allievi del corso GIS-BASE tenutosi a Marzo 2006. Stiamo effettuando uno studio ambientale per la tutela delle Risorse Idriche Sotterranee (RIS) di un'area protetta (riserva regionale) con elaborazione di un GIS per la gestione dei dati. Il nostro compito sarà quello di archiviare e gestire tutti i dati necessari alla definizione di un piano di tutela delle RIS a partire da dati esistenti sino a giungere alle elaborazioni di tali dati (vulnerabilità acquifero, carta idrogeologica, rischio ambientale). Data la vastità degli aspetti idrogeologici volevamo chiedervi se i seguenti dati in nostro possesso sono sufficienti per costituire una base di dati da cui partire per effettuare le elaborazioni:
carta geologica
carte tecniche comunali (1:2000, 1:4000, 1:10000, 1:25000)
mappe piezometriche, di salinità e di temperatura della falda profonda dell'area
uso suolo
dati pluviometrici
stratigrafie e censimento pozzi
Vi ringraziamo per la cortese disponibilità e Vi porgiamo distinti saluti.
Maria e Flavio

Risposta:
Cari Maria e Flavio,
se avete un buon testo di idrogeologia e se le carte in vostro possesso sono in formato digitale è una passeggiata; occorre anche:
- un modello digitale del terreno, che potete ricavare dalle curve di livello e punti quotati (vedi programma corso GIS base);
- un modello della falda, che potete ricavare dai livelli statici misurati nei pozzi, da questo con un metodo di interpolazione potete ricavare la carta della vunerabilità dell'acquifero (vedi programmi corso Avanzato e corso PIA & VIA);
- l'uso del suolo e la topografica serviranno per l'incrocio dei dati di vulnerabilità, una volta individuate le fonti di iquinamento potenziale;
- potrebbe essere interessante anche provare a correlare la temperatura (facendone dei raster) con la salinità, avete altre analisi chimiche: pH, nitrati, ........?
- un modello per il calcolo del rischio idraulico e rischio d'inquinamento (vedi programma corso corso PIA & VIA); se l'area è costiera ricordatevi di calcolare il rischio di salinizzazione della falda, sulla base dei dati di portata dei pozzi;
- potrebbe non guastare una fotointerpretazione geomorfologica su foto aeree di dettaglio, per l'individuazione delle coltri alluvionali, terrazzi, idrografia, etc...

Da: Marco
Argomento: Funzionalità AVANZATE software GIS
Buon giorno sono Marco, uno degli ultimi studenti che avete avuto. Avrei un interrogativo piuttosto complesso da soddisfare. Vorrei sapere come si fa a georeferenziare, in modo da avere calcolati aree e lunghezze, una carta priva di georeferenziazione; in questo caso una carta di un determinato periodo in cui la terra era ancora formata dalla Pangea. So che si può creare una georeferenziazione fittizia...ma ovviamente no ho la benchè minima idea di come sia possibile farlo su Arcgis. Se potete darmi una mano ve ne sarò molto grato. grazie comunque
Marco

Risposta:
Caro Marco,
dopo la georeferenziazione di Paperopoli e Topolinia, questo è il caso più interessante a cui mi sia capitato di rispondere:
come ti abbiamo insegnato al corso base, per georeferenziare una mappa o un'immagine occorre una carta georiferita della stessa zona, che abbia cioè allegato un file di coordinate. Non è possibile, secondo me, stabilire se l'antica Pangea avesse delle coordinate paragonabili alle coordinate attuali della Terra, ma si sa i Geografi sono scaltri! Comunque è possibile usare, ad esempio, le coordinate degli shapefile planisfero di ESRIDATA, farl coincidere i punti di Pangea pressappoco dove hai un'idea che fossero e dargli le coordinate dell'attuale superficie terrestre. Un qualunque scienziato, topografo, cartografo o geologo, non approverebbe certo tale metodo, ma se ti vuoi cimentare non dire che te l'ha suggerito GISland.

Per ciò che riguarda la geroreferenziazione in ArcGIS occorre aprire un raster georiferito in ArcMap, aggiungere il raster da georiferire e aprire la toolbar georef,
dalla toolbar fare un "fit to display" e usare gli effetti per dare trasparenza al raster da georiferire; aggiungere i control points dalla toolbar, sceglere rectify e salvare il raster nuovo. Dai un occhiata a :http://support.esri.com/index.cfm?fa=knowledgebase

Da: Franco
Argomento: Funzionalità AVANZATE software GIS
Buongiorno, le scrivo perchè sono interessato ad approfondire le mie conoscenze riguardo l'uso dei GIS, vorrei frequentare un corso di approfondimento , ma non so bene quale. Mi sto per laureare in Analisi e Gestione Risorse Naturali, nella mia carriera universitaria ho sostenuto un esame di Gis base, sto frequentando un corso di Sistemi informativi Territoriali applicati all'ambiente e sto completando la tesi " analisi a multiscala delle capacità di spostamento dell'orso bruno" utilizzando i Gis e il softwareVFractal. Non mi sento ancora pronto per il mondo del lavoro e vorrei acquisire migliori capacità riguardo le seguenti tematiche: creazione strati informativi vettoriali e raster, dall'inserimento dati alla restituzione grafica;
calcoli, interpolazioni con i dati spaziali; creazione database. Per spiegarmi meglio le indico i campi in cui vorrei lavorare: creazione di carte uso del suolo, creazioni di atlanti di presenza e assenza specie animali o vegetali, creazioni di modelli per individuare aree idonee per reintroduzioni tramite l'analisi della morfologia del terreno ( quota, esposizione, vegetazione ecc..).
Sono stato un po' lungo , ma spero abbastanza chiaro.
Premesso che non posso frequentare il master, pensavo di frequentare il corso di GIS avanzato. Lei cosa mi consiglia?
La ringrazio molto e la saluto.
Corn Franco.

Risposta:
Ciao Franco,
insieme con gli altri docenti, abbiamo valutato la tua richiesta. A nostro parere il più breve percorso formativo che possiamo offrirti è il seguente:
durante il corso avanzato, che potrai frequentare nel mese di dicembre prossimo o nel 2007, a tua scelta, vedremo se sarai in grado di seguire le esercitazioni con ArcGIS e ArcView, in caso contrario saremo disponibili a mostrarti il funzionamento di entrambi, tramite la creazione delle carte uso del suolo e vocazionali, modelli digitali del terreno e pendenze, che ti interessano.
La nostra filosofia riguarda maggiormente gli aspetti metodologici piuttosto che quelli legati al software, si presupppone infatti che chi conosce bene le funzionalità GIS sia in grado di affrontare qualsiasi tipo di software, come il lavoro di esperto GIS richiede. Gli argomenti del corso avanzato sono:
- creazione di cartografie tematiche e banche dati di qualsiasi tipo,
- analisi topologica e geoprocessing,
- spazializzazione dei dati (metodi d'interpolazione e geostatistici),
- presentazione e valorizzazione del lavoro tramite lay-out cartografico e metadati.
Non ultimo, il nostro obiettivo è quello di mettere in contatto i partecipanti con il mondo del lavoro, tramite inziative di vario genere. Ti terremo perciò informato sulle novità del settore tramite newsletter. Inoltre stiamo cercando di agevolare la partecipazione ai corsi con facilitazioni di tipo economico, come ad esempio la possibilità di ottenere voucher formativi, borse di studio, sistemazioni economiche a Firenze.
Teniamoci in contatto,
a presto.